martedì 21 febbraio 2017

Intervista a Nana



1. Ciao Nana e benvenuta in Caserma. Ti mettiamo subito a tuo agio....rispondi a tono: “donna nana.....?”
Ma devo rispondere completando la rima? E comunque dopo il nuovo e bellissimo logo che BeFolko ha realizzato per il progetto acustico mi definirei più struzzo che donna. In ogni caso potrei azzardare un “donna nana…una ragazza fantastica, d’oro, come non se ne trovano più, un’amica eccezionale, una figlia perfetta e una musicista strabiliante.”

2. Ti ho scoperto per caso mentre facevi da ragazza immagine per le Toppatche di Marco About e Rossana. Chi sei esattamente?
Prima di tutto sono una ragazza immagine, come hai appurato con estrema perspicacia.
Occasionalmente mi trasformo in un’appassionata consumatrice di dischi, notti folli, frequentatrice di concerti e dispensatrice di negatività. Ah, in realtà faccio anche cose serie, come insegnare italiano agli stranieri e studiare storia contemporanea.
Marco e Rossana sono due amici che ho avuto il piacere di conoscere attraverso la musica e tramite il mio carissimo amico Emiliano, chitarrista del Twister e conosciuto anche come Hellspite, il nome del suo progetto acustico (che consiglio vivamente di ascoltare!).
Tra l’altro non smetterò mai di ringraziare abbastanza il punk, gli squats e la musica che mi hanno dato l’opportunità di conoscere tantissime persone che oggi sono davvero importanti nella mia vita. Se non fosse per tutto questo forse la mia vita sarebbe normale e salutare, ma farebbe probabilmente schifo.

3. Punk, folk, pop punk, hardcore, screamo, emo... hai un bel po' di influenze che alla fine vengono incanalate tutte in una manciata di canzoni acustiche e da qualche cover hardcore. Da cosa nasce l'idea dietro alla tua one-man band?
Anche se non si direbbe dalla maniera approssimativa con cui strimpello, anni e anni fa andavo a lezione di chitarra classica. Ho sempre amato suonare e vedere un brano nascere ed evolversi in tutte le sue varie sfumature. A 18 anni, quando ho cominciato a frequentare più assiduamente l’ambiente hardcore e underground, ho tentato varie volte di formare una band, ma non sono mai riuscita a far “quagliare” il tutto e a creare qualcosa di stabile e duraturo.
Per un breve periodo ho cantato con una band di Lanciano (in Abruzzo), gli Epater Les Bourgeois e successivamente con i Turn Against, una band hardcore di cari amici di Comacchio. Purtroppo il problema principale con i Turn Against fu la distanza, dato che Pescara, la città in cui abito, non è proprio così vicina a Comacchio. Allora un pomeriggio ho preso la chitarra in mano e mi sono messa a riarrangiare “In Controluce” dei Wretched; all’epoca stavo intervistando Pat degli Ultimi per Punk4free e gli mandai la traccia, così tanto per chiedere un parere. Fu lui uno dei primi che mi incoraggiò a scrivere pezzi miei e allora decisi di provarci.
L’idea mi piacque così tanto che decisi che non avevo bisogno di una band quando potevo e posso ancora cantarmela e suonarmela da sola.

4. Il tuo progetto mi ha colpito....ma la genesi del nome invece? Ce la racconti? Era giornata di sconti al mercato dei nomi brutti?
Sì, qui a Pescara ogni Lunedì c’è il mercato in zona stadio. Oltre a verdura di qualità e mutande a basso costo, vendono anche idee brillanti per nomi imbarazzanti. Io non ho saputo resistere e ho ovviamente acquistato il peggiore. Avrei potuto scegliere qualcosa di più fico, ma non sarebbe stato nel mio stile.

5. A giudicare dalla data di caricamento di alcuni tuoi video youtube non è che ti sei messa ieri a fare ste cose. Secondo te perchè ti abbiamo conosciuta solo adesso?
Minchia mi hai stalkerato per bene! Ebbbbbravo il soldatino!!!!!! (ci mancherebbe altro) In realtà hai ragione, il progetto acustico “Nana” nasce nel 2012; probabilmente i video di cui parli risalgono al tour che io, Pat ed Hellspite abbiamo fatto nell’Aprile 2013. In quell’occasione suonammo anche a Nizza grazie alla cooperazione del mitico Cedric! Poi nell’Ottobre 2013 sono andata a vivere a Glasgow e ci sono rimasta fino all’anno scorso. Ho ripreso a suonare solo di recente. Durante i miei quasi tre anni scozzesi la chitarra ha solamente preso polvere e umidità.

6. Secondo te perchè ci hai conosciuto solo adesso?
Vi ho conosciuto solo adesso perchè impiego tutto il mio tempo libero a guardare serie tv di dubbio gusto su Netflix.

7. Recentemente ho notato che stanno nascendo sempre più progetti simili al tuo, cose acustiche, one-man band, duetti strambi. Mi viene in mente Tunonna da Roma e i Menagramo dalla brianza. Secondo te perchè la band tradizionale non fa più gola?
Io non credo che non faccia più gola, ANZI! Solo che come ho anche detto prima, una band richiede più impegno, bisogna mettere d’accordo più teste e districarsi tra gli impegni di ognuno. Quando si è da soli o magari in due, tutte le problematiche sopra elencate scompaiono e tutto fila liscio.
Poi io mi auguro che tutti siano diventati misantropi e quindi abbiano detto di no alla socialità o a una band con più di due elementi, come me ad esempio!

8. Ripetiamolo, hai un background HC preponderante...come mai la scelta di cantare in inglese? Mi sarei aspettato il contrario.
Verissimo, il mio background hc si può riconoscere da km di stanza e me lo rivendico! La scelta di cantare in inglese è recente e seguente ai tre anni passati in Scozia. Infatti le prime canzoni scritte con questo progetto musicale, risalenti a prima che partissi, sono in italiano. Vivere a Glasgow per così tanto tempo ed essere fluente in una lingua straniera mi ha quasi sdoppiato il cervello, tanto che ancora oggi ci sono concetti che riesco ad esprimere meglio in inglese. Scrivere in inglese dunque è abbastanza naturale e almeno a mio parere, migliore per la ritmica della canzone. Inoltre c’è il grande beneficio di poter dire qualunque cosa voglia nei testi e non essere istantaneamente capita (almeno in Italia). Per timidi cronici tipo me questa è una grande rassicurazione!

9. Che differenze trovi fra la scena punkrock / pop punk a cui ti stai avvicinando rispetto a quella HC? A parte che nel pop punk c'è solo salsiccia....
Salsiccia eh? Vieni a farti un giro a un concerto hc e poi ne riparliamo! Ahahahah! Comunque la differenza è minima. Almeno in Italia poi, le realtà underground e diy sono tutte più o meno collegate, quindi anche se non si conosce qualcuno direttamente il 90% è amico/a di un amico/a. Per il resto penso che valga quello che vale nell’hc. L’attitudine è ciò che conta sopra ogni cosa. A dire il vero, anche se con la mia musica mi sono avvicinata al folk punk e punk rock, le situazione da me frequentate sono sempre quelle degli squat, del dormire per terra e del disagio perenne. Probabilmente non ho risposto alla domanda ma va bene così. Ho scritto un sacco di altra roba.

10. Grazie a te ho conosciuto i Fealacéva. Che altre band fighe ci consigli? Cosa gira di bello nella tua chiavetta usb di questi tempi?
Tra l’altro io conobbi i Fealacéva a mia volta grazie ad un mio amico e purtroppo non sono mai riuscita a vederli live. Nel lettore mp3 del cellulare gira un sacco di roba. In primis I Murderburgers che spaccano tantissimo, poi Billy Liar un cantautore folk punk scozzese che ha stoffa da vendere e Pat the Bunny, anche lui cantautore folk punk ahimè ritirato dalle scene americane. Altri due ragazzi un sacco talentuosi sono Giz Medium da Marsiglia, instancabile e costantemente in tour, e poi Gabriele con il suo progetto folk punk dal nome “Neive”. Inoltre non posso tralasciare due dei miei più cari amici: Hellspite e Pat Atho, che dopo una pausa è tornato alla riscossa con la sua chitarra.
Per quanto riguarda la scena hardcore credo che uno dei gruppi più interessanti e fighi al momento siano i Nofu.

11. Ho saputo che a breve suonerai a Montecchio, la Mecca del pop punk. Cosa ti aspetti da quei 4 sbronzoni di veneti come Moyano, Lupo e Save? Ovazioni o pomodori?
Guarda io mi accontento anche dei campari, poi possono lanciarmi anche le pietre.

12. Una domanda Marzulliana. Recentemente hai preso un aereo per andare a suonare a Bergamo aprendo ai Murderburgers. Cosa te lo fa fare? Raccontaci qualche succoso aneddoto....in caso inventalo, ma non lasciarci con l'amaro in bocca (come diceva Cicciolina).
Innanzitutto me lo fa fare Trenitalia dato che in aereo risparmio denaro e tempo. Inoltre ci tenevo un sacco a vedere i Murderburgers live e quando ho scoperto che cercavano una data per il loro day off mi sono messa subito all’opera per organizzare qualcosa. Grazie a Edoardo, Sandru e i ragazzi de Al Bafo è stato possibile realizzare la serata. Di aneddoti ce ne sono anche troppi, ma ben offuscati dai Campari.
Grazie a Joe,un ragazzo che era in tour con i burgers, sono riuscita ad accordare la chitarra che i miei amici bergamaschi mi hanno prestato per suonare. Infatti la chitarra in questione aveva una meccanica rotta! Armati di pinze, coltelli e cacciavite siamo riusciti a dare un suono decente allo strumento! Inoltre ricordo urla moleste e canzoni cantate a squarciagola e l’essermi svegliata la mattina presto dopo il concerto con un cappello non mio in testa e con Joe che tremava dal freddo e abbracciava la stufa elettrica. Che belli i tour in inverno!

13. Alla fine è arrivato il momento anche per te....facci una domanda e, se saremo interessati, ti risponderemo.
Ma secondo voi Zeman riuscirà a salvare il Pescara dalla serie B?
Ovviamente si, l'ho pure comprato al Fantacalcio!

14. Quali sono i tuoi progetti futuri? Sii densa di dettagli... per rispondere a questa domanda devi usare almeno 5 righe se no non te la pubblico.
I miei progetti futuri sono tanti, troppi. Pensa che sarei dovuta andare in tour europeo con Giz a Maggio, ma poi la vita e il cercare di darle un senso hanno messo i bastoni fra le ruote. In ogni caso voglio suonare il più possibile, e registrare un disco degno di questo nome il prossimo autunno. E poi suonare e suonare e suonare e suonare e suonare. E spararmi le pose.

15. Hai mai pensato (o hai mai avuto) una band “normale”? E in caso stai meditando di farla?
Proprio l’altro giorno ne parlavo con un mio amico e ho deciso che vorrei riarrangiare alcuni miei pezzi con una band. Non si tratterà di qualcosa di stabile o continuo ma credo che faremo qualche prova e magari registreremo due o tre tracce in futuro. Ho la fortuna di conoscere dei bravi musicisti e ho intenzione di chiedere loro tutto l’aiuto che possono darmi per migliorare i miei brani.

16. Siamo giunti alla fine. Ti ringrazio per la disponibilità, ora arriva la parte più difficile dell'intervista: fatti una domanda che preveda una risposta di almeno 3 righe. Ciao Nana e grazie!
Grazie a voi per avermi intervistato! La mia prima intervista in assoluto. Mi scuso per il mio italiano sconnesso, ma dopo 6 ore di studio non sono proprio in grado di alrticolare frasi di senso compiuto.
Tornando alla domanda…”Scriverò mai canzoni allegre"? “Ovviamente no.”

https://nananonmiricordo.bandcamp.com/
https://soundcloud.com/francescanana-di-santo
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